Storia della maglia di gioco della "Felice Scandone"
(dai ricordi di Lello Giannattasio e Ciro Melillo)
Le origini della prima maglia
Il primo campionato giocato nel 1948/49 dalla "Forza e Coraggio" viene disputato con una maglietta a maniche lunghe, tipo calcio,
acquistata personalmente dal gruppo di giovani di via de Concilii. Il colore era tra il grigio ed il celeste.
Alla fine del campionato 49/50 il prof. Troncone affilia la squadra alla Libertas Avellino, Ente di Promozione Sportiva
e nella stagione 50/51 la Scandone partecipa al Campionato Regionale di Serie C con la maglietta a canottiera celeste
e con lo scudetto sul petto della Libertas Avellino.
Nel giugno 1951 il Presidente della Libertas, don Michele Marzullo, fa presente ai giocatori che la Libertas, per motivi economici,
non può più sostenere la squadra di basket e, nell’agosto dello stesso anno, tramite l’interessamento del delegato CONI,
Cav. Celestino Genovese, rivolge l’invito a prendere la squadra al prof. Fausto Grimaldi , che rileva il gruppo della "Forza e Coraggio"
di via de Concillii dandogli la denominazione di "Felice Scandone".
Il Prof. Grimaldi acquista della lana che consegna alla magliaia, ubicata di fronte alla villa comunale (nel palazzo Urciuoli),
la quale confeziona le prime maglie della Scandone che sono di lana e di colore giallo.
Le nuove maglie sono indossate con orgoglio dai giocatori nella prima partita del campionato di serie C, derby campano con il Salerno e dopo la gara,
ogni giocatore provvede a lavare la propria maglia, ma siccome la lana non era stata bagnata, le maglie si accorciano lasciando le pance scoperte.
Nella successiva gara a Napoli, alla palestra dei Cavalli di bronzo, un tifoso locale rivolgendosi in dialetto agli avellinesi dice
"guagliù venite da ò paese d’e pecore e non tenite manco a lana pe’ maglie!"
Il prof. Grimaldi vista la cattiva riuscita delle magliette acquista altra lana e non trovandola dello stesso colore giallo, da lui preferito,
pensa al colore verde intenso della nostra Irpinia.
L’origine della seconda maglia
La storia della maglia e dei colori sociali della Scandone Avellino va di pari passo con quella del C.S.I. Avellino (Centro Sportivo Italiano)
perché l’attuale società datata 1948 si sviluppa in parallelo con tale organizzazione.
Infatti, nel 1951 nasce la Polisportiva Fulgens, che, con il suo presidente Ciro Melillo, organizza in Avellino il Centro Sportivo Italiano,
Ente di Promozione Sportive, e fra le varie attività che vanno dal calcio, all’atletica leggera, alla pallavolo (di cui iniziò la divulgazione),
vi era la sezione pallacanestro, affidata alla competenza dell’Arbitro Nazionale Armando Colasante.
Il CSI Avellino inizia l’attività nel Campionato di promozione ed ha la maglia con il colore dell’Ente che rappresenta, cioè arancione con bordi blu
e relativa sigla CSI sul pettorale e numero del giocatore.
Nella stagione 60/61 il CSI Avellino, con la guida tecnica del Prof. Lello Giannattasio, viene promosso nella serie B, dove milita già la Scandone
ed il primo derby cittadino si disputa il 10 dicembre 1961. Le maglie delle due squadre non cambiano.
Nel 1965 il CSI Avellino muta la denominazione sociale in Cestistica Irpina e si presenta in campo con una fiammante divisa verde, maglietta
rifinita da bordi intercalati da un tratto bianco, numerazione sempre in bianco e logo formato da uno scudetto sul cui fondo vi
è la scritta sociale raffigurante una specie di numero 7.
Dalle due a una sola maglia.
Siamo nel 1966, tra maggio e giugno, finalmente il Prof. Fausto Grimadi e Ciro Melillo raggiungono l’accordo per unificare la Scandone e la Cestistica
(già CSI) in una sola società.
Così la Scandone Avellino si presenta a disputare il campionato 66/67 con la tradizionale maglia verde, con bordi e numeri bianchi e di riserva di
colore bianco con bordi e numeri verdi.
Da questa stagione sportiva, per motivi economici, sulle magliette di gara viene aggiunto il nome dello sponsor, ma in una sola occasione viene
cambiato il colore delle maglie (azzurro con bordi bianchi) nel 1983/84, con lo sponsor della Banca Popolare di Pescopagano.
Successivamente viene stabilito nello Statuto della società che i colori sociali della Scandone Avellino, indipendentemente dallo sponsor, saranno sempre Verde/Bianco.
Il logo
Nel Marzo 1989 viene creato il logo della "A.S. F. Scandone 1948" che è quello del lupetto con aria furbesca e di sfida,
in perfetta divisa verde, con ben saldo il possesso del pallone di gara, pronto ad affrontare e superare l’avversario.
Va dato merito alla creatività di un veterano giocatore, che nella sua professionalità di pubblicista, ha offerto questo bellissimo logo.
Nel luglio del 2008, in occasione del 60° anniversario, si è deciso di fare un restayling del logo, curato da Giuseppe Pergola,
facendo si che il lupetto avesse una maggiore importanza. Quest’ultimo si presenta al centro di uno scudo crociato, che prende spunto
dal primo scudetto comparso sulle maglie biancoverdi nel 1965, con il bordino giallo-dorato, che riprende il colore della prima maglia
indossata dalla Scandone. Sopra il lupo c’è la denominazione della società e sotto l’anno di nascita.
Quest’ultimo è il logo ufficiale della S.S. F. Scandone, sulle maglie di gara e su tutto il materiale ufficiale.
I principali sponsor sulle maglie a partire dal la stagione 71/72:
- LATTE IRPINO
- DE PIANO COSTRUZIONI
- BANCA POPOLARE PESCOPAGANO
- BANCA POPOLARE DELL’IRPINIA
- ITALNOVA NICOLORO
- CIRIO
- DE VIZIA
- AIR
- SIDIGAS
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